Pluralismo, libertà di espressione, media & gender, hate speech, agenda setting, standard giornalistici. Lo studio e la consulenza su questi e altri temi formano la consolidata expertise dall’Osservatorio a livello internazionale, esperienza che nasce nel lontano 1997 con l’importante contributo dell’OdP a una missione di osservazione in Albania.
Da quel momento l’attività di consulenza dell’Osservatorio per conto di numerose organizzazioni internazionali quali l’OSCE/ODIHR, UNDP, l’Unione Europea, il Council of Europe, è proseguita a livello mondiale, accreditando l’istituto pavese come uno dei punti di riferimento internazionale nel settore del media research.
I progetti
L’Osservatorio e il progetto Unis pour la Démocratie in Repubblica Democratica del Congo
Dal settembre del 2023, in collaborazione con l’ONG svizzera Fondation Hirondelle, l’Osservatorio di Pavia è coinvolto nel progetto Unis pour la Démocratie – Des médias citoyens et engagés pour le renforcement de la culture démocratique en RDC 2023-2025, progetto della durata di due anni e finanziato dalla Commissione Europea con il contributo della Cooperazione Internazionale della Svizzera.
Il progetto mira a contribuire al rafforzamento della cultura democratica nella RDC attraverso il monitoraggio dei media e il dibattito per elezioni credibili, trasparenti, inclusive e pacifiche.
La teoria del cambiamento alla base dell’intervento è la seguente: se i media della RDC e l’Autorità di regolamentazione venissero rafforzati per svolgere il loro lavoro in modo professionale, allora la qualità dei contenuti che circoleranno durante il periodo del progetto migliorerebbe, grazie all’azione combinata di giornalisti più responsabili e un organismo di regolamentazione che monitora le carenze e avvia direttive.
L’Osservatorio di Pavia si occupa in particolare del sostegno all’organo di regolamentazione dei media, Conseil Supérieur de l’Audiovisuel et de la Communication (CSAC), fornendo attività di formazione e di consulenza per il monitoraggio dei media previsto in occasione della campagna elettorale (le elezioni sono previste per il 20 dicembre 2023), e in seguito contribuendo a rafforzare le capacità del CSAC sempre nell’ambito del monitoraggio e sostenendolo in una strategia di advocacy per proporre una nuova regolamentazione dei media online.
L’Osservatorio e il progetto MEDIA-B in Bénin
Da Aprile 2022 e per un periodo di tre anni, in partnership con l’ONG milanese WeWorld e alcune ONG locali e grazie al finanziamento della Commissione Europea, l’Osservatorio è attivo in un progetto in Bénin che ha come scopo principale quello di massimizzare il potenziale dei media (tradizionali, comunitari, e sociali) sulle dinamiche del conflitto, affinché contribuiscano a costruire e consolidare una pace duratura nel paese. Il progetto è disegnato per contribuire alla prevenzione dell’instaurarsi dell’estremismo violento nei dipartimenti del Benin più esposti a questo rischio (Alibori, Atacora, Borgou e Donga), rafforzando le competenze e la mobilitazione dei media, delle comunità religiose, delle autorità locali e degli attori della società civile, per il consolidamento della pace.
In particolare l’Osservatorio si occuperà del rinforzamento delle capacità professionali dei direttori di produzione delle radio comunitarie, dei direttori di scuole radiofoniche e dei consiglieri dell’ODEM (Osservatorio di Deontologia ed Etica dei Media del Bénin); della produzione di una serie di spot di educazione civica, in lingue locali, per evidenziare il ruolo dei media nella prevenzione dell’estremismo violento; dell’organizzazione di una serie di workshop per la revisione del Codice di deontologia ed etica del giornalismo in Bénin; e della formazione al monitoraggio dei media dei consiglieri dell’ODEM. Le consultazioni per la modifica del Codice di deontologia ed etica del giornalismo saranno organizzate in sessioni plenarie che coinvolgeranno associazioni dei professionisti dei media (Unione dei professionisti dei media del Bénin, Consiglio nazionale del patrocinio dell’audiovisivo e della stampa) nonché l’Alta Autorità per Audiovisivi e Comunicazione (HAAC).
Technical assistance and capacity building
Since 1997 researchers and experts of the Osservatorio di Pavia have been working in the field of technical assistance and capacity building in partnership with international governmental and non-governmental organisations and institutions including the United Nations, the European Union, the Organisation for Security and Cooperation in Europe – Office for Democratic Institutions and Human Rights, the African Union and the Council of Europe.
Media monitoring and analysis on a variety of subjects: election coverage, political pluralism, social pluralism, gender, media ethics, inflammatory language and hate speech, minorities, conflict coverage
Media regulation: analysis and development
Institutional communication, public outreach and advocacy
Training
Elaboration of methodological tools for new and old media observation
Development of a tailored technical tools (professional Databases, websites and social media monitoring tools) for media monitoring
Election observation
Electoral technical assistance
Formazioni internazionali
Durante le numerose missioni svolte all’estero, nei paesi di vari continenti, gli esperti dell’Osservatorio di Pavia hanno contribuito al rafforzamento delle capacità locali in materia di analisi dei media, svolgendo regolarmente attività di formazione per il personale di istituzioni – tra cui in particolare le autorità di regolamentazione dei media e le commissioni elettorali – e di organizzazioni della società civile impegnate nella creazione di centri di monitoraggio. Numerosi sono anche i corsi di formazione rivolti ai medesimi soggetti che l’Osservatorio di Pavia organizza e svolge nella propria sede, un’esperienza molto apprezzata dagli interlocutori perché consente una piena immersione nelle attività del centro di monitoraggio pavese.