Chi fa (la) notizia in Europa? (2012)

- Prospettive di genere, Diversity & Inclusion
Chi fa (la) notizia in Europa? (2012)

COMUNICATO STAMPA – 8 maggio 2013: Risultati dell’Osservatorio Europeo sulle Rappresentazioni di Genere (OERG).
Le giornaliste sugli schermi delle TV europee sono diventate piuttosto numerose, ma solo in Spagna comincia a intravedersi l’atteso effetto della ‘massa critica’. Nelle notizie dei TG europei le donne continuano in un modo o nell’altro a essere ‘mal ridotte’.

A far notizia sono soprattutto gli uomini: 3011 su 4213 soggetti rilevati nel 2012. Le donne sono meno di un terzo delle persone di cui si parla e/o intervistate nei TG europei: il 29%. In Italia solo il 24%. In entrambi i casi i dati sono identici a quelli registrati per il 2011.

Solo i TG di Spagna e Francia registrano una visibilit� femminile sopra la media, con una percentuale di donne nelle notizie rispettivamente del 37% (in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2011) e del 33%.

In tutti i casi, a far notizia sono soprattutto le donne giovani. Fra gli under 18, le donne ottengono una rappresentanza pari al 45%, nella fascia fra i 19 e i 34 anni registrano una presenza del 44%. Viceversa fra gli over 50 sono meno di una ogni quattro uomini: il 19% nella fascia 50-64 e il 17% fra gli over 64.

Come nel 2011, le donne sono poco presenti soprattutto nell’informazione politica, con una rappresentanza pari al 20%. Ed � l’Italia il paese che registra la pi� bassa presenza femminile nelle notizie politiche (13%), seguita da Inghilterra e Germania (19%) e, ad ampia distanza, da Spagna (28%) e Francia (34%).

In tutte le testate giornalistiche considerate si nota una forte dicotomia fra ruoli comuni e anonimi maggiormente rappresentati dalle donne e ruoli autorevoli, prestigiosi e correlati all’esercizio di una specifica professionalit� rappresentati dagli uomini.

Le donne sono presenti in maniera abbastanza equilibrata fra i rappresentanti dell’opinione popolare (48%), fra i narratori di esperienze personali (44%) e i testimoni di eventi (38%), poco invece (mediamente 20%) fra i protagonisti delle notizie, gli esperti/opinionisti, i portavoce (di partiti, istituzioni, associazioni).

L’Italia � il paese che da questo punto di vista registra la maggiore disuguaglianza fra donne e uomini: fra gli esperti intervistati nei TG italiani solo il 14% � di sesso femminile(il restante 86% � di sesso maschile). Viceversa, il 38% delle opinioni popolari � rappresentato da donne.

I professionisti che popolano pi� spesso i TG europei sono prevalentemente uomini:

– fra i 1018 politici registrati le donne sono solo il 16%,
– fra i 214 imprenditori/dirigenti/economisti le donne sono il 14%,
– fra i 208 rappresentanti delle forze dell’ordine le donne sono l’8%,
– fra i 186 personaggi del mondo dello sport le donne sono il 14%.

Le donne ottengono viceversa una rappresentanza abbastanza equilibrata fra le persone di cui non viene citata n� una professione n� una posizione sociale, perch� irrilevante ai fini delle notizie, nel 47% dei casi di sesso femminile.

I TG italiani si distinguono per una netta prevalenza di persone che fanno notizia in quanto professioniste della politica (circa un terzo del campione), nell’88% dei casi uomini.

Altra caratteristica dei TG italiani – comune ai TG britannici – � l’alta frequenza di persone che fanno notizia in quanto vittime di criminalit� o violenza (il 10% del campione). Ma se nei TG della BBC o di ITV, la proporzione fra donne e uomini vittime � simile (13% delle donne e 14% degli uomini), nei TG italiani la percentuale di donne che fa notizia in quanto vittima � del 17% vs l’8% degli uomini. Nessun altro paese europeo registra una simile s-proporzione.

Sul fronte del chi fa o d� le notizie, donne e uomini registrano condizioni apparentemente prossime fra loro. “Apparentemente”, ovvero secondo quanto emerge dall’analisi della visibilit� delle giornaliste (in video, in voce e/o firmatarie di servizi), su cui si basa questa ricerca, e non da una statistica sulla composizione delle redazioni.

Nel 47% dei casi i TG sono condotti da donne. L’Italia, con una percentuale del 58% – stabile rispetto allo scorso anno – si colloca sopra la media europea, confermando una tendenza di lungo corso nel favorire le giornaliste in questo ruolo.

Anche le giornaliste corrispondenti e/o autrici di servizi sono numerose: mediamente il 49% – un dato stabile rispetto al 2011. L’Italia registra una percentuale in linea con la media (48%), la Spagna si colloca molto al di sopra, con il 68% di donne giornaliste, la Francia leggermente sotto (44%), Germania e Inghilterra molto al di sotto della media con, rispettivamente, il 35% e il 28% di giornaliste donne.

Dentro le notizie sono state esplorate diverse questioni, fra cui la centralit� femminile: solo nel 4% dei casi, le donne, come singole o come gruppo sociale, sono il focus dell’informazione, rispetto all’8% del 2011.

La maggior parte delle notizie in cui le donne sono centrali (55%) sono a cura di giornaliste donne, un dato in linea con quello registrato nel 2011 (56%), a conferma della tendenza emersa nell’ultima edizione del Global Media Monitoring Project (2010) dove si sottolineava una maggior e migliore rappresentazione femminile nelle notizie a cura di giornaliste donne. Nei TG spagnoli ben 8 notizie su 10 a centralit� femminile sono a cura di giornaliste donne.

Nota metodologica

I risultati della ricerca si basano sul II anno di monitoraggio dell’OERG, l’Osservatorio Europeo sulle Rappresentazioni di Genere, avviato il 17 gennaio 2011 dall’Osservatorio di Pavia, sul modello del Global Media Monitoring Project.

La ricerca ha considerato i dati relativi ai TG trasmessi in prima serata dalle due principali TV (la prima TV pubblica e la prima TV privata per rilevanza nel sistema media di ogni paese e per ascolti) di Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna: France 2 e TF 1, Ard e RTL, BBC One e ITV 1, Rai Uno e Canale 5, TVE e Telecinco.

Per ogni testata giornalistica sono state analizzate 12 edizioni campione, una al mese, ruotando di volta in volta il giorno della settimana.

La ricerca ha indagato: chi fa notizia nei TG (persone di cui si parla e/o intervistate), chi d� e fa le notizie nei TG (conduttrici e conduttori, giornalisti e giornaliste autrici di servizi e/o corrispondenti), come sono fatte le notizie dei TG, in una prospettiva di genere.

Per ulteriori informazioni https://www.osservatorio.it/cont/oerg/oerg.php
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MAIN FINDINGS OF THE EUROPEAN OBSERVATORY ON GENDER REPRESENTATION (OERG)
Women journalists are quite often on screen in the European TV channels, but the awaited effect of a ‘critical mass’ is glimpsed only in Spain. Women, in one way or the other, are still ‘under-rated’ by the European news programmes.

Men are still making the news: 3011 out of 4213 people coded in 2012. Women are less than one third of news subjects and/or people interviewed by the European news programmes: 29%. Just 24% in Italy. The results, in both cases, remained the same of 2011.

Only newscasts in Spain and France have a women’s visibility above the average, with percentages of women in the news of 37% (4 points more than that recorded in 2011) and 33% respectively.

In all cases, younger women are more often newsworthy. Women comprise 45% of the age group under 18 years, 44% of the age group between 19 and 34 years. On the other hand, women over 50 years are less than one every 4 men: 19% in the age group 50-64 and 17% in the age group over 64 years.

As in 2011, women receive little coverage by political information programmes, with a 20% of representation. Italy is the country with the lowest women’s presence in the political news stories (13%), followed by England and Germany (19%) and, at a distance, by Spain (28%) and France (34%).

In all monitored TV channels, a clear dichotomy across men’s and women’s roles is noted, with women taking up mainly less important roles as unknown or ordinary persons and men the most significant roles based on professional competences.

Women receive a relatively balanced coverage across ordinary people (48%), story tellers about personal experiences (44%) and witnesses of events (38%); while they enjoy little coverage (20% on average) across news subjects, experts/opinion makers, spokespersons (of political parties, institutions, organisations).

On this respect, Italy is the country with the highest gender imbalance: only 14% of the experts interviewed by Italian newscasts are women (the remaining 86% of experts are men). On the other hand, women are 38% of ordinary persons’ opinions.

The most popular professionals appearing on the European news programmes are men: – women are only 16% of the 1018 politicians coded, – women are 14% of the 214 business persons, executives, managers, entrepreneurs, economists, – women are 8% of the 208 representatives of law enforcement bodies (police), – women are 14% of the 186 sportspersons.

Women, vice versa, have quite a balanced coverage (47%) across people whose profession or social status is not mentioned, because irrelevant for the news story itself.

Italian newscasts are characterised by the extensive amount of politicians as news subjects (about a third of the overall sample), men in 88% of the cases.
Another peculiarity of the Italian news programmes – as well as of the British ones – is the huge amount of people featuring as subjects for news stories because victims of crimes or violence (10% of the sample). However, whilst on BBC and ITV the proportion of women and men is similar (13% of women and 14% of men), the percentage of women as victims on Italian news programmes is 17% against 8% of men. No other European country records such an imbalance.

Women and men making or presenting news have apparently comparable conditions. ‘Apparently’, that is according to the findings on the visibility of the journalists (on screen, voice or author of the news story), focus of this research, and not based on official statistics about the compositions of the editorial boards.

47% of the newscasts are presented by women journalists. Italy, with a percentage of 58% – stable figure compared to last year’s findings – has rates above the European average, confirming a long term trend of favouring journalists in this role.

Also women journalists as correspondents or authors of news stories are numerous: 49% on average – stable rates compared to 2011. Italy records a percentage in line with the average (48%), Spain has rates considerably beyond the average with 68% of women journalists, France has rates just below the average (44%), Germany and England have rates well below the average, 35% and 28% of women journalists respectively.

The study investigates various aspects of the news stories, included the focus on female subjects: only 4% of women, as individuals or group, are central to the news, compared to 8% in 2011.

Most of the news stories with women central to the news (55%) are edited by women journalists, in line with the rates recorded in 2011 (56%), thus confirming the trend seen in the last edition of the Global Media Monitoring Project (2010) where a wider and better female representation was noted within the news stories edited by women. In Spain, 8 news stories out of 10 with women central to the news are edited by women journalists.

Methodology

The findings of this study are based on the second year of the OERG (European Observatory on Gender Representations) media monitoring, launched by the Osservatorio di Pavia on 17 January 2011 and built on the model of the Global Media Monitoring Project.

The study focused on the news programmes broadcast during pick time hours by the two main TV channels (the most popular public and private TV channels in terms of their relevance within the media system and their audience rates) of France, Germany, England, Italy and Spain: France 2 and TF 1, Ard and RTL, BBC One and ITV 1, Rai Uno and Canale 5, TVE and Telecinco.

12 news editions have been monitored for each TV channel, one per month, rotating each time the day of the week.

The research investigated: who makes the news in the newscasts (persons interviewed and persons whom the story is about), who presents and edits the news stories in the newscasts (female and male presenters, female and male journalists, correspondents and/or authors of the news stories), how the news stories are shaped, in a gender perspective.

For further information: https://www.osservatorio.it/cont/oerg/oerg.php