È trascorso ormai un decennio da quando uscì il volume di Milly Buonanno Visibilità senza potere. Le sorti progressive ma non magnifiche delle donne giornaliste italiane. Un volume che ha il merito di individuare i nodi critici su cui si fondava, alle soglie del 2000, l’ambivalente condizione delle giornaliste italiane: tanto visibili sugli schermi TV, quanto rare nei luoghi decisionali, dunque impotenti a dettare l’agenda dell’informazione. Ed eventualmente provare a guardare il mondo da una prospettiva diversa rispetto al male gaze che decide i criteri di selezione delle notizie e dei temi di cui parlare, a tutto svantaggio delle donne. Cosa è cambiato negli ultimi dieci anni? Quali sono oggi i numeri delle giornaliste italiane? Qual è la loro condizione? Hanno capacità e potere di cambiare prassi e regole del newsmaking a favore di un’informazione più inclusiva e non stereotipata?
A questi e altri quesiti prova a rispondere Monia Azzalini su Problemi dell’informazione 3/2015, numero monografico su Questioni di genere nel giornalismo italiano, a cura di Milly Buonanno.