È online il terzo e ultimo report quadrimestrale 2023 dell’Osservatorio di Pavia che indaga per Greenpeace Italia le caratteristiche dell’informazione sulle crisi climatica, nonché la comunicazione dei politici italiani sul tema.
Nel terzo quadrimestre il fulcro dell’informazione sulla crisi climatica è stato, non sorprendentemente, la Cop28, cioè la 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, tenutasi a Dubai dal 30 novembre al 13 dicembre. Questa attenzione per il vertice porta con sé un inquadramento della crisi in un frame prevalentemente politico.
In generale, però, la visibilità della crisi climatica sui media analizzati – quotidiani, tg e account di testate giornalistiche su Instagram – in questi ultimi mesi dell’anno è calata rispetto al quadrimestre precedente, quando alluvioni prima e siccità e crisi idrica poi avevano reso la questione più immediatamente tangibile, e perciò più presente nelle agende media.
Grandi assenti sono invece nell’informazione del terzo quadrimestre, così come lo sono stati nei mesi precedenti, i responsabili della crisi, che vengono citati sporadicamente.
Malgrado un frame politico prevalente, l’interesse verso la crisi climatica degli esponenti politici italiani oggetto dell’analisi dell’Osservatorio rimane tendenzialmente basso, quando si guarda all’attenzione verso il tema nei post su Facebook. Allo stesso modo, TG e quotidiani raccolgono e amplificano poche dichiarazioni in merito alla questione climatica.
Tutti i dati del monitoraggio del terzo quadrimestre 2023 sono disponibili nei report su stampa, telegiornali e pagine Instagram.
Qui invece il report sui politici.