8 Marzo 2017 - ore 16:00
Palazzo Visconti
Milano, via Cino del Duca 8
Nel giorno della festa della donna, Fondazione Bracco presenta il volume 100 donne contro gli stereotipi per la scienza. Un libro edito da EGEA che da’ la parola a matematiche, informatiche, astrofisiche, chimiche, neuropsichiatre, biologhe che raccontano le loro storie caratterizzate da ostacoli e difficoltà ma coronate anche da successi scientifici e professionali
Un 8 marzo particolare, dedicato a 100 voci femminili della scienza raccolte grazie a Fondazione Bracco in un libro molto originale. Una narrazione appassionante, ricca di vittorie e sconfitte, di emozioni, di tenacia e di lotta contro pregiudizi, raccontate sempre in prima persona. Un lavoro presentato in un evento moderato da Maria Concetta Mattei, durante il quale dialogheranno scienziate, direttori di giornali e autorità come l’Europarlamentare Patrizia Toia, Anna Scavuzzo, Vicesindaca e Assessora all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano e la prefetta di Milano Luciana Lamorgese.
A completamento della banca dati, questo libro vuole dare la parola alle 100 scienziate, matematiche e informatiche, astrofisiche e chimiche, neuropsichiatre e biologhe che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell’arrivare a traguardi di grande prestigio.
Quindici di loro si descrivono diffusamente grazie alle interviste di Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso, mentre le altre si presentano con brevissimi tweet che danno un’immagine incisiva della loro professionalità e umanità.
Il testo propone inoltre alcuni contributi di approfondimento del contesto donne&scienza a cura Monia Azzalini (Osservatorio di Pavia), Barbara Saracino (Observa Science in Society), Michela Matteoli (Istituto di Neuroscienze del CNR), Telmo Pievani (Università degli studi di Padova) e Beatrice Covassi (Rappresentanza in Italia della Commissione Europea).
La scienza è cultura e come tale deve incoraggiare diversità e pari accesso alle opportunità. Non in chiave di rivendicazione ma perché l’incontro delle diversità è un potente strumento di innovazione e sviluppo sociale.
Il gruppo di lavoro
L’Osservatorio di Pavia è un istituto di analisi dei media nato nel 1994. All’attività di ricerca af anca da sempre l’impegno in progetti di interesse sociale, politico ed economico. Grazie alla sua esperienza internazionale, l’istituto si è accreditato nel mondo come centro di primo piano in tema di media e democrazia, pluralismo, libertà di espressione, sviluppo sostenibile, governance e diritti umani.
Gi.U.Li.A. è un’associazione cui hanno aderito, a oggi, più di 1000 giornaliste unite per il cambiamento attorno a un manifesto e a un acronimo (Giornaliste Unite Libere Autonome), per promuovere l’uguaglianza dei generi nella società, con particolare attenzione al mondo del giornalismo, e battersi contro le discriminazioni e resistenze.
Fondazione Bracco nasce dal patrimonio di valori maturati nei 90 anni di storia del Gruppo Bracco, con l’intento di creare e diffondere espressioni della cultura, dell’arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale. Particolare attenzione viene riservata all’universo femminile e al mondo giovanile nei vari ambiti della vita.
La multidisciplinarietà degli ambiti e l’integrazione tra diversi saperi sono criteri qualitativi importanti sia nella progettazione, sia nella selezione delle attività.
#100esperte
Il volume sarà disponibile anche in libreria dal 2 marzo edito da Egea al prezzo di € 12,90.
La vendita del libro contribuirà al progetto promosso dal poliambulatorio di Opera San Francesco per i Poveri alla prevenzione dell’HPV (Human Papilloma Virus) attraverso la somministrazione di un vaccino quadrivalente alle giovani immigrate e a donne in condizioni di disagio.
Per informazioni:
Micaela Colamasi
Ufficio Stampa Fondazione Bracco
Tel: 02 21772966; 348 2314362
“In occasione della pubblicazione di questo bel libro” afferma Diana Bracco Presidente di Fondazione Bracco, “voglio lanciare un accorato appello alle ragazze più giovani: non accettate mai il pregiudizio che vorrebbe le donne meno adatte agli studi tecnico-scientifici e alle relative professioni. Le studentesse in materie scientifiche, che per fortuna sono sempre più numerose, sono bravissime e si laureano con ottimi risultati e le aziende guardano solo a quelli. In Bracco, ad esempio, le ricercatrici oggi sono più numerose dei ricercatori. Dunque ragazze conquistatevi il vostro ruolo nella società con fiducia, coraggio, tenacia e generosità”.
Il dibattito dell’8 marzo dovrà anche trovare risposta a una domanda precisa: perché a fronte di competenze altissime e carriere professionali eccellenti il parere di scienziate esperte scarseggia nei media? Numerose ricerche sull’informazione continuano a dimostrare infatti che le donne sono raramente interpellate in qualità di esperte. Secondo i risultati del Global Media Monitoring Project 2015, il più ampio e longevo progetto di ricerca sulla visibilità delle donne nei mezzi d’informazione, radio, stampa e TV italiane danno molta più visibilità agli uomini che alle donne (79% vs il 21%). In particolare, tra gli esperti le fonti femminili sono soltanto il 18%. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte sono tantissime. E possono svecchiare un linguaggio mediatico che, ignorando le esperte, trascura i segni del tempo e disconosce l’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società, dalla politica alla scienza.
Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’Associazione GiULiA, in collaborazione con Fondazione Bracco e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, lo scorso novembre al Festival della Scienza di Genova hanno lanciato #100esperte, una piattaforma online che raccoglie 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), un settore storicamente sottorappresentato dalle donne e al contempo strategico per il nostro Paese. Un sito che si propone anzitutto come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media.