Rapporto sull’informazione climatica in Italia nel 2024

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Rapporto sull’informazione climatica in Italia nel 2024

Le notizie sulla crisi climatica stanno diminuendo. Lo dice l’ultimo rapporto sull’informazione climatica in Italia, realizzato dall’Osservatorio di Pavia per Greenpeace. Se di clima nel corso dell’anno 2024 si è parlato meno, non è invece calata la visibilità delle opinioni contrarie alla transizione ecologica, spesso proposte senza fornire al pubblico il contesto necessario per comprenderle appieno. Quello che emerge è un dibattito pubblico più focalizzato sui costi economici della transizione che sulla effettiva urgenza di affrontare il riscaldamento globale.

Nel corso del 2024, l’Osservatorio di Pavia ha analizzato i contenuti di cinque quotidiani – Avvenire, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, La Repubblica e La Stampa – e sette telegiornali in onda nella fascia del prime time– TG1, TG2, TG3, TG4, TG5, Studio Aperto e TG La7. Dai dati emerge che la narrazione sulla crisi climatica e sulla transizione ecologica è dominata dalle voci dei rappresentanti del mondo economico sui quotidiani e da quelle dei politici nei TG. Emerge anche come nell’informazione italiana le conseguenze del riscaldamento globale sono più visibili delle cause e che le responsabilità sono generalmente trascurate.

Guardando alla presenza di pubblicità di aziende inquinante sui giornali, il monitoraggio evidenzia la prevalenza di inserti pubblicitari del settore oil&gas, ma con un balzo significativo del comparto automotive. Rimane, come negli anni precedenti, la strategia comunicativa adottata da molte di queste aziende, che costruiscono messaggi centrati su sostenibilità e transizione ecologica, spesso in contrasto con il proprio reale impatto ambientale.

Infine dall’analisi delle dichiarazioni di un panel di esponenti politici italiani è emersa la tendenza a parlare di transizione senza nominare direttamente la crisi climatica.

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