E’ online la terza edizione del Rapporto “Illuminare le periferie” dal titolo “I non luoghi dell’informazione. Periferie geografiche e umane nei media”, presentata questa mattina in una conferenza online, che vede tra gli organizzatori anche Rai per il Sociale, dalla sede della Comunità di Sant’Egidio a Tor Bella Monaca (Roma).
Il rapporto di ricerca, curato dall’Osservatorio di Pavia, promosso da COSPE, Usigrai, FNSI con il contributo dell’Agenzia Italia per la Cooperazione allo Sviluppo e dell’Impresa Sociale Con i Bambini, indaga se e come i media italiani ci informano sugli esteri e sulle periferie, quelle lontane, ma anche quelle vicine, sulle periferie geografiche e quelle umane.
Dare voce agli “altri”, rendere visibili paesi e contesti da cui hanno origine molte delle migrazioni contemporanee, raccontare temi “ai margini” (conflitti endemici, disagio sociale, povertà educativa, disoccupazione e disuguaglianze nell’accesso dei servizi) fa esistere questioni e persone. E lo è ancora di più in una fase, come quella odierna, di gestione e di contenimento dell’emergenza Covid-19.
Video: la presentazione del rapporto “Illuminare le Periferie” dal Centro della Comunità di Sant’Egidio di Tor Bella Monaca.
Playlist:
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Le ragioni e gli obiettivi di un rapporto sulle periferie mediatiche (Anna Meli)
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Ascoltare le periferie per capire la realtà (Marco Impagliazzo)
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Gli esteri, le periferie umane e geografiche nei telegiornali e sulle pagine pubbliche di Facebook (Paola Barretta)
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Le periferie in Italia, il racconto dei telegiornali del prime time e nei telegiornali regionali (Antonio Nizzoli)
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La scomparsa dei ragazzi e delle ragazze dal racconto mediatico della pandemia (Marco Rossi Doria)
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Guardare alle periferie del mondo (Emilio Ciarlo)
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Essere inclusivi, plurali è il compito del servizio pubblico (Giovanni Parapini)
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Il rapporto come strumento di lavoro per le redazioni (Vittorio Di Trapani)
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Raccontare le periferie per capire e prevenire (Giuseppe Giulietti)
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Sant’Egidio Tor Bella Monaca Laboratorio d’Arte e Giovani per la Pace (Maria Carosio e Francesco Gabrielli)